Può essere una valida soluzione da tenere presente per stirare e rinfrescare in modo rapido i propri capi di abbigliamento, come pure per igienizzare divani e tendaggi, nonché per rimuovere virus e batteri da abiti utilizzati in luoghi affollati o nei mezzi pubblici.
Il “protagonista” è il ferro da stiro verticale, una particolare tipologia di ferro che sia a casa che fuori, nella versione, in questo caso, portatile, interviene laddove sia necessario stirare un indumento da indossare subito, o, semplicemente, ritoccarlo eliminando le pieghe formatesi.
Adoperato in sostituzione del tradizionale ferro, o ad esso affiancato, l’apparecchio in oggetto vede la sua peculiarità nelle modalità di funzionamento, con l’emissione del vapore in verticale, a qualche centimetro di distanza dalla camicia o abito da trattare. Opportunamente appesi alla gruccia.
L’innovazione è rappresentata dalla mancanza dell’asse da stiro, con conseguente praticità e risparmio di tempo: un binomio che non potrà che essere apprezzato, in considerazione anche del non particolare gradimento che in genere si nutre verso quest’attività domestica.
Presente in commercio in diversi modelli, di maggiore o minore peso ed ingombro, e dalle diverse prestazioni, il ferro da stiro verticale sta incontrando sempre più consensi, profilandosi come un “nuovo” modo di stirare, veloce e “strategico”. Che si sta facendo sempre più “spazio” nelle abitudini dei consumatori.
E con particolare riferimento alle prestazioni, in questa sede ci occuperemo del ferro da stiro verticale a erogazione continua : scopriamo dunque di cosa si tratta.
Come scegliere il ferro da stiro verticale: i parametri di acquisto
Come or ora anticipato, il mercato offre ferri da stiro verticali di diversa tipologia, da quelli che si profilano come vere e proprie stazioni di stiratura, a quelli che invece sono più piccoli e compatti, offrendo, per ciò stesso, una maggiore praticità e versatilità.
Spetterà all’utente di turno, allora, veicolare il proprio acquisto in direzione del prodotto che più incontra le personali esigenze, tenendo anche conto dello spazio di cui dispone in casa, essendo alcuni modelli non poco ingombranti.
Detto questo, andranno in ogni caso “osservati” ben determinati parametri, che consentiranno la “migliore” scelta, una scelta che terrà conto non solo dell’aspetto strutturale, ma anche di quello legato alle prestazioni e alle funzioni.
Ecco allora che saranno fattori a cui prestare attenzione il getto di vapore e la potenza, come pure la capacità del serbatoio e gli eventuali accessori. Nonché le diverse funzioni presenti, che sebbene inferiori in numero a quelle contemplate dal tradizionale ferro da stiro, hanno comunque un loro “perché”, andando ad arricchire il prodotto: un esempio in merito è dato dalla stiratura anche in funzione orizzontale – oltre che verticale – e dalla funzione anticalcare.
In particolare, l’erogazione continua
Per erogazione continua si intende il quantitativo di vapore che il ferro da stiro è capace di erogare senza sosta.
L’efficacia in senso “stretto” dell’apparecchio in oggetto dipende dal getto di vapore, ossia la quantità di vapore erogato per unità di tempo (espressa in grammi al minuto). E sul punto si sottolinea che a livello indicativo un buon ferro da stiro verticale dovrebbe erogare un getto continuo di 45 g/min, tenendo presente che i migliori prodotti tradizionali – non appartenenti dunque alla tipologia oggetto di questa trattazione – sono in grado di arrivare a 50 g/min e a 200 g/min qualora sia disponibile il colpo di vapore.
E si sottolinea altresì l’importanza della regolazione dell’erogazione di vapore – funzione presente sui modelli più avanzati – effettuata attraverso l’apposito selettore, così da “adattare” il vapore stesso al tessuto “di turno”: i capi di maggiore delicatezza, ad esempio, necessiteranno di una minore quantità di vapore, proprio perché da trattare con più cura.
Quale prodotto scegliere?
Un ferro da stiro ad erogazione continua si rivela un’ottima scelta, sia quanto a praticità che a risparmio di tempo, come poc’anzi esposto. Cosa che “spinge” ad indirizzare il proprio acquisto verso un prodotto che possegga questa caratteristica.
Ma come scegliere il prodotto maggiormente in linea con le esigenze personali? Un prodotto che risponda a determinati parametri e che abbia un buon rapporto qualità-prezzo?
Senza dubbio veicolare l’acquisto verso un ferro da stiro di marca nota è una garanzia, sia dal punto di vista della “bontà” del prodotto stesso, che della sua affidabilità. Considerando anche che un solerte servizio di assistenza sarà di aiuto in caso di eventuali problematiche. Veri e propri leader del settore sono, in merito, i brand Rowenta e Philips, sebbene vada messo in evidenza il riscontro positivo ottenuto dal marchio SilverCrest.
Ed i prezzi? Quali sono le cifre da mettere in preventivo per l’acquisto di un ferro da stiro verticale a erogazione continua? I migliori prodotti sono quelli di fascia di prezzo media, sino a circa 150 Euro, ed alta, che possono superare i 300 Euro, e dalle prestazioni più elevate. Quelli di fascia di prezzo bassa non garantiscono un’erogazione di vapore particolarmente potente, ed anche gli accessori a corredo non sono numerosi. Un aspetto, quest’ultimo, che sebbene non determinante, può tuttavia essere significativo per qualche utente.
Per erogazione continua si intende il quantitativo di vapore che il ferro da stiro è capace di erogare senza sosta.
Ed i prezzi? Quali sono le cifre da mettere in preventivo per l’acquisto di un ferro da stiro verticale a erogazione continua? I migliori prodotti sono quelli di fascia di prezzo media, sino a circa 150 Euro, ed alta, che possono superare i 300 Euro, e dalle prestazioni più elevate. Quelli di fascia di prezzo bassa non garantiscono un’erogazione di vapore particolarmente potente, ed anche gli accessori a corredo non sono numerosi. Un aspetto, quest’ultimo, che sebbene non determinante, può tuttavia essere significativo per qualche utente.